La fine dello stato di emergenza Covid è una notizia fondamentale per il settore turistico, uno dei più colpiti di questo periodo e che comunque non si è mai fermato. Dopo due anni l’Italia dice addio allo stato di emergenza Covid, dal 1 aprile al via un graduale allentamento delle misure e regole anti covid. Cosa cambia e quali benefici per noi del settore degli affitti brevi.

 

 

Dopo due anni l’Italia si prepara a dire addio allo stato di emergenza covid. Ieri, 31 marzo 2022, è stato infatti l’ultimo giorno in cui è stato in vigore il provvedimento preso dai governi Conte e Draghi per arginare contagi e morti nel Paese. E così da oggi, 1 aprile, scatterà il graduale allentamento di misure e regole più restrittive. Ecco cosa cambierà – e cosa non cambierà – sul fronte dell’obbligo di green pass e super green pass. Obbligo che non scomparirà del tutto, ma che tra 24 ore inciderà un po’meno sulla vita degli italiani alle prese con la pandemia.

 

Crescono le attività per le quali non serve più alcun certificato (dai ristoranti all’aperto ai musei) mentre si riducono quelle per cui resta l’obbligo del super green pass (dai cinema ai teatri). Anche per i no vax niente più quarantene (sostituite dall’autosorveglianza) in caso di contatto stretto con un positivo al Covid.

 

La fine dello stato d’emergenza sancirà nel giro di quattro settimane (a partire dal 1° maggio) anche lo stop a Green pass e mascherine. Con un parziale addio iniziato già il 1°aprile. L’Italia si avvia insomma al ritorno alla normalità, o meglio alla convivenza con il virus, che continua a circolare ampiamente. Con le nuove regole non vengono più lasciati senza stipendio gli irriducibili no vax (sanitari esclusi) e scompaiono le quarantene dei contatti stretti no vax di un positivo, sostituite anche per loro dall’autosorveglianza. Ecco il calendario con le varie tappe fissate dal nuovo decreto per il superamento delle misure di contrasto alla pandemia.

 

 

Accesso libero a musei, hotel e ristoranti all’aperto

Non è più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio (resta obbligo di mascherina fino al 30 aprile). Addio al certificato verde anche per alloggiare in hotel e strutture ricettive (compresi i ristoranti al loro interno), per visitare musei, mostre e biblioteche, per accedere ai parchi divertimento e alle piscine all’aperto, per mangiare nei ristoranti all’aperto, per andare dal barbiere, dal parrucchiere e dall’estetisa, nonché per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale (tram, autobus, metro), anche se resta obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile. Per tutte queste attività l’accesso è libero.

 

Green pass base per treni, aerei, stadio e concerti all’aperto

Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, serve il pass base. Green pass base per salire su aerei, treni, tranghetti e pullman intra-regionali (con obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile), partecipare a concorsi pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio (con mascherina Ffp2 fino al 30 aprile) e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto (sempre con mascherina Ffp2). Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze e dunque anche negli stadi sarà possibile occupare il 100% dei posti.

 

Lavoro

Sul fronte lavoro, basta il green pass base (dal 25 marzo) a over 50 e (indipendentemente dall’età) forze dell’ordine, vigili, docenti universitari e in generale tutte le categorie per le quali è previsto l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno. Anche i docenti non vaccinati possono tornare a scuola con il tampone negativo, ma non potranno insegnare. Andranno assegnati dai presidi a “mansioni di supporto”.

 

Super green pass per cinema, teatri, palestre e discoteche

Dal 1° al 30 aprile restano ancora numerose le attività per le quali continua a vigere l’obbligo di super green pass: gli eventi sportivi nei palazzetti al chiuso (con mascherina Ffp2); qualsiasi tipo di festa organizzata in un locale al chiuso (compleanno, laurea, nozze, cresima, comunione ecc.); cinema, teatri e concerti al chiuso (con mascherina Ffp2); discoteche (qui basta la mascherina chirurgica, da levare solo in pista al momento del ballo); piscine, palestre, centri benessere, sport di squadra e di contatto, sempre se al chiuso; nonché convegni e congressi; sale scommesse, sale bingo e casinò.

 

No vax, niente quarantena per i contatti stretti di un positivo

Chi è entrato in contatto con un positivo al Covid, anche se non vaccinato, non deve più osservare la quarantena. Resta infatti in autoisolamento solo chi ha contratto il virus (fino a tampone negativo da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vaccinati), mentre per gli altri vale il regime dell’autosorveglianza per 10 giorni: possono uscire e andare al lavoro ma indossando la mascherina Ffp2. Cambiano le regole anche a scuola: vanno in Dad solo i positivi. Se i contagi in classe sono più di 4, si fa comunque lezione in presenza ma tutti devono indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni (altrimenti in classe è sempre obbligatoria quella chirurgica). I ragazzi possono tornare in gita. E i prof non vaccinati possono andare a scuola, ma non insegnare.

Richiedi approfondimento


    Articoli recenti

    Categorie