Un fondo da 500mila euro, per agevolare gli affitti brevi a studenti fuorisede e a basso reddito. Questo il frutto dell’accordo raggiunto a Bologna tra Comune e Università.
Le risorse saranno stanziate a metà dal Comune e dall’Ateneo, è stato costituito un fondo per erogare contributi per offrire tariffe agevolate a studenti fuorisede (residenza in Comuni che sono distanti da Bologna, con i mezzi di trasporto pubblico, per un tempo uguale e superiore ai novanta minuti) e a basso reddito che abbiano un Isee pari o inferiore a 35 mila euro e siano iscritti all’anno accademico 2020/2021.
I contributi riguarderanno affitti brevi, tra una settimana e un mese, in strutture ricettive di locazione turistica e permetteranno agli studenti di godere di una tariffa agevolata e ai proprietari delle strutture di ricevere un contributo aggiuntivo, oltre al prezzo corrisposto dallo studente, pari al il 50% del prezzo stesso.
Il Comune predisporrà il bando attraverso il quale le strutture ricettive potranno chiedere i contributi e verificherà il rispetto degli impegni mentre l’Ateneo effettuerà, su richiesta del Comune, la verifica sulle autocertificazioni degli studenti per i requisiti di accesso alle strutture.
Questo fondo è unico in Italia, e sicuramente può essere spunto e fonte d’ispirazione per altre città o poli universitari che stanno attraversando cambiamenti riguardanti la ricettività di studenti fuorisede.
Il nuovo strumento infatti intende proprio agevolare la permanenza in città degli studenti fuorisede e a basso reddito per brevi periodi, in coerenza con la decisione di organizzare la didattica universitaria in modo misto, in aula e da remoto, durante almeno il primo semestre.