Cosa va assolutamente visto a Bardonecchia? I nostri consigli per una vacanza indimenticabile

 

Situata in Val di Susa, Bardonecchia è una famosa meta sciistica a poco più di 80 km da Torino.
Gli impianti sciistici sono la principale attrattiva di questa località, tanto che qui si è cominciato a praticare lo sci alpino già nei primi del ‘900. Oggi a Bardonecchia ci sono due diversi comprensori sciistici, posizionati ai due lati opposti della Dora di Bardonecchia.

 

Il primo comprensorio è Colomion-Les Arnaud-Melezet, sulla destra del torrente di Valle Stretta, con 15 impianti di risalita, fino ai 2.400 metri della sciovia del Vallon Cors; l’altro è Jafferau, sull’omonimo monte, con 6 impianti di risalita. Qui si arriva più in alto, a 2.700 sulla seggiovia della Testa del Ban.

 

In generale, si tratta di un vero e proprio paradiso per gli sciatori, con più di 100 chilometri di piste innevate artificialmente. In più, per gli amanti delle evoluzioni, ci sono anche un half pipe olimpico, uno snow park e un boardercross. Completano il comprensorio sciistico di Bardonecchia 17 chilometri di piste da fondo e 10 chilometri di percorsi per le ciaspole o racchette da neve.

 

Essendo una località di antica fondazione, Bardonecchia vanta anche un certo numero di monumenti e di esempi di interesse architettonico. Il luogo di culto più importante è la Chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito; la chiesa in sé è stata costruita all’inizio del diciannovesimo secolo sul luogo della precedente, ma dell’originale costruzione trecentesca rimane un bel campanile romanico, con guglia ornamentale in rame. All’interno della chiesa si possono trovare gli esempi più illustri di artigianato valligiano, soprattutto un coro in legno risalente al XV secolo, oltre a una notevole Croce in argento e un importante Fonte battesimale.

 

Da vedere c’è anche il Forte del Bramafam, un antico castello che difendeva Bardonecchia e oggi è adibito a museo, il bel Palazzo delle Feste, in stile Liberty, costruito nel 1913 con l’obiettivo di dotare la città di una struttura permanente per spettacoli, manifestazioni ed eventi musicali di ogni tipo. Oggi, di proprietà del Comune, è una delle sedi privilegiate per ogni genere di eventi. Da non perdere una visita al Museo Civico dove è possibile ammirare alcuni cimeli antichi tra i quali attrezzi e sci risalenti al XIX secolo.

 

Di interesse è anche la Colonia 9 Maggio, tipico esempio di architettura funzionale fascista, poi dopo varie destinazioni nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale diventata villaggio olimpico per l’edizione del 2006.

 

Girare per i dintorni di Bardonecchia può dare molte soddisfazioni per chi è alla ricerca dell’autentica natura di questa città, anche al di fuori dai circuiti legati allo sci e agli sport invernali. È molto affascinante, ad esempio, recarsi a Melezet, anticamente sede di una delle più importanti scuole di pittura, scultura e architettura della Val di Susa (ancora oggi c’è una scuola d’intaglio). Da vedere gli affreschi cinquecenteschi all’interno della Chiesa di Sant’Antonio Abate e la bella fontana di pietra settecentesca nella piazzetta di fronte alla chiesa stessa.

 

Les Arnadus vanta una bella icona di legno nella Chiesa di San Lorenzo e affreschi quattrocenteschi nella Cappella di Notre Dame del Coignet. Di interesse anche Millaures, un tempo comune a sé stante ma poi declassato a frazione in seguito al depopolamento; anche oggi qui ci sono solo poche decine di abitanti stabili, in compenso è una sede popolare di seconde case e d’estate e d’inverno la popolazione aumenta in modo esponenziale. da vedere la Cappella di San Claudio, una delle numerose disseminate sul territorio, e la Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.

 

Luogo di villeggiatura per chi vuole godersi Bardonecchia sia d’estate che d’inverno è il centro di Gleise, in prossimità dell’importante comprensorio sciistico del monte Jafferau; la sua posizione particolare la rende molto soleggiata e da qui si godono splendidi panorami su Bardonecchia e sui dintorni.

 

Gleise è anche una delle più importanti partenze per escursioni e trekking sulla montagna, fra tutti va ricordato il sentiero Decauville che arriva alla diga di Rochemolles e al rifugio Scarfiotti. Anche gli amanti delle mountain bike a Gleise troveranno una varietà di percorsi da seguire con la propria due ruote. Infine, da ricordare anche le Grange Horres, a circa 1.700 metri d’altezza sul monte Jafferau, molto vicino alle piste. Anche qui i panorami sono mozzafiato e sono tante le case ristrutturate e trasformate in residenze estive di lusso. Da vedere c’è la Chiesa di Sant’Andrea, costruita nel 1477con i suoi affreschi, e non lontano la Cappella di Horress, risalente al XVI secolo.

 

Da un punto di vista delle strade e delle modalità per arrivare a Bardonecchia, bisogna ricordare che la Val di Susa è la direttrice naturale per collegare l’Italia e più nello specifico il Piemonte occidentale (Bardonecchia è il centro più occidentale d’Italia) con la Francia e la Savoia: per questo le infrastrutture sono estremamente comode, sugli antichi tracciati di molti anni fa. Per arrivare qui basta seguire l’Autostrada A32-Torino Bardonecchia, che passa anche attraverso il traforo stradale del Frejus, uno dei più importanti trafori d’Italia per mettere in comunicazione l’Italia e la Francia.

 

In più ci sono anche due strade statali, la 335 detta di Bardonecchia e la 24 detta del Monginevro. D’estate si può anche passare attraverso il Colle della Scala fino in Francia, nella frazione Plampinet del comune francese di Nevache, e da lì arrivare fino a Briançon, un’altra delle più popolari mete per il turismo invernale nel versante francese.

 

Da ricordare che da qui possono passare soltanto auto e piccoli veicoli commerciali. Per quanto riguarda invece le ferrovie, la stazione ferroviaria di Bardonecchia è l’ultima prima del traforo del Frejus, che fa parte della ferrovia Torino-Modane. Per arrivarci basta prendere i treni regionali della linea 3 del servizio metropolitano di Torino. Oggi è invece chiusa la ferrovia di Rochemolles che veniva utilizzata per la manutenzione della vecchia diga.

 

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