Siete proprietari di una seconda casa e volete affittarla? Meglio puntare sui turisti o sugli studenti universitari? Il dilemma, molto diffuso tra i proprietari dal momento, in cui anche in Italia ha preso consistenza il mercato degli affitti brevi, trova una risposta in una ricerca.

Per chi ha una casa da concedere in locazione, meglio puntare sui turisti o sugli studenti universitari? Il dilemma, molto diffuso tra i proprietari dal momento in cui anche in Italia ha preso consistenza il mercato degli affitti brevi, trova una risposta in una ricerca condotta da Il Sole 24 Ore e Scenari Immobiliari.

I dati

Lo studio ha preso in considerazione i rendimenti dei trilocali in dodici città italiane. È emerso che gli affitti brevi rendono tra il 4 e il 4,5% rispetto al 3-3,5% degli affitti a studenti. Rendimenti che, nel caso dei bilocali (che sono però meno gettonati dagli studenti) possono salire al 5-6%.

Qualche esempio può aiutare a farsi un’idea più precisa. Partendo da Roma, chi ha una casa al quartiere San Lorenzo può spuntare dal 3,5 al 4,2% tramite affitti brevi, dal 3,1 al 3,6% locando agli studenti, mentre a piazza Bologna i range scendono rispettivamente al 3,5-4,1% e 3,1-3,5%. Quanto a Milano, una casa a Porta Genova può rendere tra il 3,3 e il 4% con gli affitti brevi, tra il 2,8 e il 3,4% affittandola agli studenti, mentre in zona Bicocca si sale rispettivamente al 3,7-4,4% e al 3,2-3,8%. A Torino parco del Valentino, i primi rendono mediamente tra il 3,1 e il 3,9%, i secondi tra il 2,7 e il 3,3%. Mentre a Bologna in zona piazza Irnerio si guadagna in media il 3,7-4,4% dai turisti e il 3,3-3,8% dagli studenti.

Quali sono le variabili in gioco

Si tratta in tutti i casi di medie, che – come sempre accade nel settore immobiliare – rischiano di essere fuorvianti, dato che poi ogni immobile ha un suo valore di mercato derivante dalle caratteristiche proprie, dalla domanda nel preciso momento in cui viene locato e anche dalla congiuntura economica.

Nel momento di scegliere la tipologia di inquilino possono entrare in gioco anche altre valutazioni. Ad esempio, molti preferiscono la sicurezza e la facoltà di rientrare in fretta in possesso dell’appartamento in caso di bisogno. Sia l’affitto turistico a breve sia a studenti danno questa possibilità, perché evitano le rigidità dei contratti 4+4, ma nel primo caso gli spazi di intervento sono maggiori. Di contro, altri preferiscono la continuità del rendimento, a fronte della necessità di dover cambiare continuamente inquilini, con il rischio per altro di avere la casa vuota per alcuni giorni al mese.

Per altro, short term e studenti sono mercati sviluppati solo in alcune città (soprattutto quelle di grandi dimensioni e i centri ad alto tasso di turismo) e in alcune zone (nei pressi degli atenei).

Valutazioni individuali

Nella scelta della tipologia di inquilino molto dipende anche dalle necessità e dalle preferenze del proprietario. Ad esempio l’affitto ai turisti richiede di essere seguito con una certa costanza, tra arrivi, partenze e pulizie, senza dimenticare di seguire da vicino gli inquilini, soprattutto se si punta a una buona recensione sui portali di affitti brevi. Nel caso degli studenti, il tempo da dedicarvi è inferiore, ma è invece maggiore il tasso di usura del bene e, di conseguenza, la necessità di manutenzione.

Fonte: Segugio.it

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